documento | Romanizzazione ovvero trapasso della Lingua indigena nella attuale Lingua romanza (Lombardia-1b)
Le lingue indigene del hinterland Alpino si riconoscono nella più antica preistoria attorno al centro di origine delle piante coltivate, sulle Alpi Liguri a ridosso del 45° parallelo Nord, ma sono di tradizione più antica, non meno di qualsiasi altra lingua su questo pianeta, sia che fossimo evoluti dai proconsul e dalle australopitecinae oppure arrivati coll’astronave da altri mondi, fa lo stesso: la mancanza di declinazioni nella nostra parlata esclude comunque una derivazione dalle lingue declinate, come quelle latine, sànscrite, greche, germaniche, celtiche, slave o jugoslave. Che i nostri dialetti siano i “modi” con cui si parla una “lingua Lombarda” lo sappiamo dal censimento linguistico AIS degli anni ’20 e dalla Carta dei Dialetti CNR 1977 che la rendono riconoscibile con proprie isoglosse. L’uso della parola dialetto dimostra che la lingua ha adottato più di un modo espressivo fin dall’antichità: esistono i dialetti lombardi come esistono i dialetti greci da sempre, che non hanno mai costituito un problema per Omero nè per Tucidide. Lo stesso vale per la forma “romanza” in tutte le lingue che ebbero a convivere per qualche secolo con la parlata romanica volgarmente detta “latino” ovvero il dialetto dei Romani.
The cover: Roman route through the Alps from Verona to Augusta. Note that this path do not show the typical "squared" features of the Roman routes, because was tracked on top of an old paved trail.
Romanizzazione ovvero trapasso della Lingua indigena nella attuale Lingua romanza Lumbard